Pinocchio

Bottaro, il papà di “Pon Pon” e mille altri personaggi che hanno fatto la storia del fumetto oltre che quella del nostro settimanale, era un profondo ammiratore di Jacovitti e non è da escludere un’influenza dei lavori di Jacovitti nella sua rilettura. Il suo racconto elimina i toni cupi che a tratti accompagnano il testo di Collodi e, sia nel tratto che nei colori, le tavole a fumetti si riempiono di luce mentre i colori incantevoli aprono la porta al mondo dei sogni. Nelle grandi tavole dove Bottaro immagina il paese dei balocchi, troviamo i tratti distintivi del suo disegno: figure geometriche e divertenti, giochi grafici e in un angolo spunta anche il simpatico funghetto Pon Pon che il suo creatore si permette di citare e nascondere in una tavola di Pinocchio. Giochi da disegnatore!  (Stefano Gorla – 2011)

Il teatrino di Mangiafuoco

Tra le numerose interpretazioni a fumetti della notissima fiaba di Collodi un posto d’onore è senza dubbio riservato alla versione di Luciano Bottaro, l’unico tra tutti gli autori di comics ad aver realizzato sia la sceneggiatura che i disegni.

Il suo Pinocchio, comparso per la prima volta sul Giornalino nel 1981, è quasi del tutto spurgato dei molti toni cupi che attraversano la fiaba di Collodi; al contrario, il Maestro di Rapallo ne dà una interpretazione del tutto in linea con le sue prerogative artistiche, prediligendo i toni solari e luminosi con delicati sconfinamenti nel mondo dell’onirico, tanto cari all’autore. Una lettura non fedele dunque sul piano testuale, ma un’occasione (un’altra!) per liberare il proprio straripante talento di artista dell’immagine.

La superba rilettura bottariana, che ha trovato fin da subito un vasto consenso di critica e di pubblico, è stata premiata da numerosi attestati di riconoscimento in Italia ed all’estero. Alcune tavole originali di questo lavoro sono state altresì ospiti della prestigiosa mostra Il Pinocchio illustrato, tenutasi tra il 15 novembre e il 1 dicembre 2002 nel Palazzo dei Priori di Perugia, che vedeva contributi anche di artisti del calibro di Benito Jacovitti, Emanuele Luzzati, Emiliano Mammucari, Lorenzo Mattotti, Ferenc Pinter, Elisa Possenti e Giuliano Parodi.

il logo del Pinocchio bottariano


Logo del Pinocchio bottariano

Nel 1993 Bottaro realizza anche una versione elettronica del suo Pinocchio: il cd-rom, edito dalla NewMediAround e al quale collabora anche il collega e amico Enzo Marciante, è il primo in assoluto realizzato con le caratteristiche del fumetto animato (almeno nel nostro paese) e uno dei primi prodotti elettronici per l’infanzia pubblicati in Italia.

Pinocchio Editions Caurette

In effetti nel Pinocchio in cd-rom le vicende del burattino di Collodi fanno in realtà da sfondo a un vero e proprio corso didattico interattivo in italiano, inglese e francese; in altre parole ci troviamo di fronte a un supporto elettronico, diviso in sessantuno ambienti e diciannove scene, utilissimo per esercitare l’apprendimento di queste lingue. Disponibile su un unico disco, sia in versione Macintosh che Windows, il cd-rom è una produzione della NewMediAround (ne esiste anche una versione in lingua tedesca pubblicata dalla casa editrice Egmont).
Nel 1995,  Edizioni San Paolo raccoglie in unico volume la storia apparsa a puntate su Il Giornalino.

Nell’ agosto 2022 il Pinocchio di Bottaro arriva sul mercato francese con una versione deluxe, che oltre alla storia in bianco e nero contiene anche illustrazioni inedite di “Pinocchio 2“, edita da Editions Caurette in collaborazione con Oblique Art Production