Tiberio Colantuoni

Tiberio Trevelyan Colantuoni


Tiberio Colantuoni

Tiberio Trevelyan Colantuoni è stato uno dei componenti più importanti dello Studio Bierreci Comics, ma soprattutto un amico sincero di Luciano Bottaro, sempre presente, in maniera riservata e silenziosa, nei momenti di difficoltà. Nato a Roma il 20 maggio 1935, poco più che diciottenne Colantuoni si da’ da fare insegnando all’Istituto Città dei Ragazzi di Civitavecchia (fonte di ispirazione per il suo ultimo lavoro, rimasto inedito e incompiuto). Tiberio è un ottimo pittore su ceramica, ma la passione del suo cuore sono i fumetti, come ben rivelano fin da giovanissimo i personaggi che ama raffigurare sui servizi di bicchieri, e che sembrano usciti da altrettante vignette di un giornalino.

All’epoca, il fumettista comico più famoso e considerato in Italia è Benito Jacovitti. Proprio da lui, Colantuoni riceve i primi consigli tecnici; impara a scegliere la giusta carta disegno e a sostituire l’inchiostro di china e il pennellino alla penna stilografica impiegata nei suoi primi lavori. Jacovitti, inoltre, aiuta l’entusiasta Tiberio a pubblicare un suo lavoro a fumetti ancora acerbo, passandogli il contatto col giornalino  L’aspirante, edito dall’Azione Cattolica, per il quale il futuro papà di Cocco Bill e di Zorry Kid ha lavorato nell’immediato dopoguerra.

una galleria di personaggi disegnati da Tiberio Colantuoni


una galleria di personaggi
disegnati da Tiberio Colantuoni

Tuttavia, per Colantuoni, la spinta a intraprendere l’attività professionale vera e propria si lega all’incontro con Umberto Mauri, responsabile delle Messaggerie Italiane, nota agenzia distributrice, fra le altre, di varie testate a fumetti per ragazzi. A Milano, Mauri presenta Colantuoni a Giuseppe Caregaro, che sotto l’etichetta Alpe pubblica anche Cucciolo e Tiramolla, due pocket di ampia tiratura e di grande successo. Si tratta della risposta al Topolino tascabile data nei primi anni Cinquanta da un cast di personaggi italiani, con sfoggio di umorismo spesso surreale e piacevolmente sgangherato.

Il debutto vero e proprio avviene nel 1954, con l’uscita in edicola della storia “Negli abissi del Marmellata”, scritta da Cesare Solini per il n. 5 del quindicinale Gaie Fantasie, in edicola il 10 marzo di quell’anno. Ne erano protagonisti i tre amici Cucciolo, Beppe e lo straordinario Tiramolla, l’ometto elastico e filiforme creato graficamente da Giorgio Rebuffi per le Edizioni Alpe di Giuseppe Caregaro.

il gorilla Bongo


il gorilla Bongo

Nel 1955, per le edizioni di Renato Bianconi, Colantuoni, che spesso si firmava Tib, aveva anche ripreso i personaggi di Volpetto e di Pik e Pok, prima di creare il gorilla Bongo e i due identici fratelli criminali Nik e Nok. Negli anni 1960-61, Tiberio realizza anche una serie di vignette umoristiche per il quotidiano Il Giorno, collaborando anche a Telezecchino dell’editore Campi (1969) e realizzando inoltre episodi dei due volponcelli antropomorfi Fix und Foxi per la tedesca Kauka Verlag (1965-73).

Oltre a diverse storie disneyane, vanno anche ricordate la striscia umoristica Prato & Asfalto per lo Studio Bierrecì, e varie illustrazioni per pubblicazioni promozionali della Mondadori (“Enciclopedia della Scienza e della Tecnica”), della Caleppio Plastica e della Alleanza Assicurazioni. Nel 2003, infine, disegna su soggetto di Christian Deschamps “Pousslabal”, una serie ancora inedita, realizzata a quattro mani proprio con Luciano Bottaro.

Tiberio Trevelyan Colantuoni è scomparso il 1 gennaio 2007, poco più di un mese dopo il suo grande amico.

(n.b. la scheda è un adattamento di una biografia scritta da Luca Boschi)

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