Un gentiluomo di altri tempi

Non credo al caso… ma credo che alcuni incontri possano cambiarti la vita. Conobbi Danilo De Ferrari (1958–2002) quando entrambi lavoravamo come collaboratori scolastici in una scuola elementare di Genova. Entrammo subito in sintonia scoprendo che entrambi eravamo disegnatori. Un giorno venimmo a sapere da un disegnatore suo amico, Lucio De Giuseppe, copertinista per la Disney, che il mitico studio Bierreci cercava disegnatori per una nuova edizione di un giornalino dedicato allo storico personaggio di Tiramolla.

Decidemmo di disegnare alcune tavole di prova dei personaggi di Luciano Bottaro e Giorgio Rebuffi. Non so come, ma fra noi e loro scoccò subito la simpatia: avevamo conosciuto due tra i più grandi cartoonist italiani, gente che aveva davvero fatto la Storia del fumetto.

Luciano in particolare aveva una caratteristica unica: era di una simpatia contagiosa, unica e di un’intelligenza veramente profonda. Un vero pozzo di cultura ma di una modestia da far venire i brividi. Difficilmente si incontrano persone così e lavorare per lui fu veramente un momento della mia vita veramente importante.

La sua morte ha lasciato veramente un vuoto incolmabile nel mondo del fumetto e non solo per il valore enorme delle sue opere ma soprattutto dal punto di vista umano. Se esiste un Paradiso lui è seduto accanto ai grandi illustratori a disegnar fumetti e a sghignazzare vedendo come si è ridotto il nostro povero mondo…

Gino Carosini, luglio 2011

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