Lo Studio Bierreci

Già agli inizi della sua carriera, per far fronte alla grande mole di lavoro che gli viene richiesta (soprattutto dalla Francia), Luciano Bottaro fonda a Rapallo un primo nucleo (non ufficiale) di artisti costituito da Franco Aloisi e Guido Scala (in seguito trasferitosi per qualche anno in Australia), ai quali si uniscono ben presto il soggettista Carlo Chendi e il grande Giorgio Rebuffi. Ognuno lavora a casa sua, ma tutte le sere il gruppo si ritrova a casa del Maestro per esaminare il materiale prodotto. Un’idea che Bottaro ha sempre coltivato (già durante il servizio militare a Orvieto ne parla, epistolariamente, con il disegnatore di Tiramolla), in quanto, come ha più volte affermato, «l’autore di fumetti è una professione dura e solitaria e io ho sempre avuto il pallino di lavorare assieme ad altri».

Luciano Bottaro


Luciano Bottaro

La svolta avviene nel 1968, alla vigilia dell’uscita nelle edicole italiane della rivista Re di Picche, edita dalla genovese Agis (e in quelle francesi di Roi de Pique, dalla Société Française de Presse Illustrée): Luciano Bottaro, assieme proprio a Giorgio Rebuffi e Carlo Chendi, decide così di tutelarsi apponendo un marchio ufficiale alla propria produzione. Nel contratto con l’Agis, firmato il 18 dicembre 1968, compare così per la prima volta il copyright Bierreci, dalle iniziali dei tre soci fondatori. Una vera e propria rivoluzione: è la prima volta che in Italia accade qualcosa del genere.

Il lavoro non manca (a tenere i contatti con gli editori è lo stesso Bottaro, mentre il cassiere è Rebuffi) e ben presto nello Studio entrano molti altri disegnatori e soggettisti, del calibro di Giancarlo Berardi, Antonio Canale, Tiberio Trevelyan ColantuoniEnzo Marciante, Ivo Milazzo e Maria Luisa Uggetti: nomi importanti, accanto ai quali, negli anni a venire, chiederanno di associarsi molti altri artisti, come Gino Esposito. Nel 1976 lo Studio organizza una mostra con tanto di catalogo, mentre nel 1979 viene aperta una sede comune in via Boccoleri, sempre a Rapallo.

Lo Studio Bierreci Comics coordina il lavoro dei soci e produce, come struttura editoriale, moltissimo materiale per l’Italia e, soprattutto, per l’estero (oltre ovviamente a continuare a creare le tavole dei personaggi di Luciano Bottaro): lavora infatti per la Mondadori disneyana, con storie prevalentemente di Tiberio Colantuoni e Maria Luisa Uggetti, e per la casa editrice tedesca Kauka, per la quale produce, tra l’altro, Fix und Foxy.

Bottaro Rebuffi Chendi

Collabora poi per molto tempo con TV Junior, per la quale realizza molti episodi di alcune serie televisive di successo, come l’Ape Maja (con tavole di Giorgio Rebuffi ed Enzo Marciante, saltuariamente inchiostrate dal Maestro), Heidi (in questo caso con storie originali su testi di Carlo Chendi), e Marco, character tratto dalla rivisitazione a cartoon della deamicisiana Dagli Appennini alle Ande. Ancora la coppia Colantuoni-Uggetti (con la collaborazione di Rebuffi, e le copertine di Bottaro) è responsabile delle tavole di Dusty, il famoso canguro testimonial negli anni Settanta della campagna per la pulizia e il decoro urbani. Lo Studio è al lavoro anche su molti character dei cartoni animati più classici, come la Pantera Rosa di Fritz Freleng, o gli eroi di Hanna e Barbera, come Gatto Silvestro, Gli Antenati e Tom e Jerry. Va comunque considerato che, vista la grande mole di materiale prodotta, non sarà sempre facile, a posteriori, attribuire l’esatta paternità di molte opere.

Purtroppo, col tempo il lavoro comincia a calare, vuoi per alcuni ostacoli frapposti da chi, nell’ambiente, non vede di buon occhio un gruppo di autori troppo organizzato, vuoi per un’inevitabile perdita di entusiasmo da parte di alcuni componenti. Lo Studio viene così chiuso ufficialmente il 31 dicembre 1985.

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