Le avventure di Pousslabal  è una storia, disegnata a quattro mani da Luciano Bottaro e Tiberio  Colantuoni, nel 2003,  su sceneggiatura del francese Christian Deschamps.  Le avventure, ambientate a Cartagine, hanno per protagonista Pousslabal , un piccolo elefante smemorato e distratto. Nelle prime nove tavole introduttive, Pousslabal, addormentato sotto un albero, dopo essersi allontanato dal branco dei suoi simili, viene svegliato in modo brusco da tre soldati Cartaginesi, che ben presto diventano suoi amici e lo conducono dalla regina Didone.

Nell’episodio successivo, di trenta tavole,  Pousslabal, spinto dalla nostalgia per la sua terra natia – l’Africa – fugge dal giardino della regina Didone, a Cartagine. Durante la sua folle corsa Pousslabal incontra il branco di amici da cui si era involontariamente staccato e li trascina con sè. La fuga coinvolge inevitabilmente anche il grande generale Annibale, il quale, per inseguire i pachidermi fuggitivi, si ritrova, senza volerlo, in Italia, e più precisamente alle porte di Roma: un’occasione unica per conquistare la città che, per colpa degli elefanti, non riuscirà però ad attuare.

La debolezza di questa storia, e motivo per cui è rimasta finora inedita, nonostante il potenziale della trama e i disegni curati, sono i dialoghi, creati su giochi di parole, non solo intraducibili in italiano ma anche poco comprensibili in lingua originaria, a detta di alcune addetti del fumetto francesi a cui è stata sottoposta.

Qui sotto alcune tavole della storia in bianco e nero e con prova di colore.